Ed eccoci qui.
Un brumoso giorno di Gennaio, durante le mie scorribande notturne sul web, ho letto su un quotidiano provinciale che a Civita Castellana era stato indetto un concorso letterario.
Di base la mia autostima risiede nella media perfetta della campana di Gauss: né troppo in alto, né troppo in basso. Tuttavia, se viene bandito un concorso per scrittori, non mi tiro indietro. Il mio hard disk pullula di racconti più o meno brevi, storie esistenziali di vita vissuta che servono a esorcizzare i fantasmi del presente.
Ebbene, in quella brumosa giornata di gennaio ho deciso di inviare il mio racconto, rivisto, corretto ed emendato per l’occasione.
Pochi giorni fa è arrivato il verdetto: il mio racconto, insieme ad altri sette, si è guadagnato i favori della giuria conquistando il premio finale.
Vincitori del Concorso “120 righe”
Il problema è che Habitaculum – questo il titolo della mio “operetta” – è stato “stagliuzzato” “violentemente per raggiungere il limite massimo di 120 righe, perdendo un po’ di appeal e climax durante lo sviluppo della storia.
Per questo ho deciso di inserire la versione originale del racconto, in attesa della premiazione ufficiale che avverrà Domenica 4 Giugno.
Per chiunque voglia leggerla questa è la versione “extended” di Habitaculum